L’essenza del parapendio: il Paratrekking
In principio il Parapendio era per lo più praticato da persone già abituate alla montagna, sciatori, camminatori e alpinisti. Risalire una montagna a piedi e scendere in volo era un qualcosa che veniva quasi automatico.
Con l’avvento del parapendio come sport più facilmente praticabile, più publicizzato e con decolli sempre più facili da raggiungere con mezzi motorizzati possiamo dire che questa unione tra prestanza fisica, montagna e parapendio è andata un pò perduta… ma non per tutti!
Negli ultimi anni nel mondo del parapendio si è fatta di nuovo strada questo modo originario e naturale di praticare la nostra passione, fare una bella risalita a piedi e poi volare è un’esperienza bellissima e da modo di godere la montagna da diversi punti di vista. Per facilitare al massimo questa attività in cui la forma fisica e prestanza nella risalita non sono in secondo piano rispetto al volo le ditte costruttrici di attrezzature da parapendio hanno creato attrezzature più leggere, facilmente trasportabili rispetto alle classiche, garantendo un miglior confort per il pilota durante la risalita a piedi.
Ovvio che per camminare in montagna e volare si possa assolutamente fare anche con attrezzature classiche, dobbiamo però tener conto che il peso da trasportare sarà maggiore di alcuni kg.
Le Alpi Apuane sono senzaltro una catena montuosa perfetta per praticare il Paratrekking, i decolli sono quasi tutti raggiungibili solo camminando quindi è perfetto!
Per avere informazioni sul Paratrekking in Toscana o prenotare una giornata di volo con trekking potete contattare l’istruttore Roberto Maggi al 328-8686407 oppure riempire il form sotto per ricevere le info richieste.
1:30 da Agliano Peralla piccolo paesino sopra la sopra la Pieve di Camaiore. Non è un sentiero segnato.
La partenza è dal parcheggio sterrato di Peralla, si risale per circa 15 minuti e al primo bivio che si incontra invece di andare dritto si svolta a sinistra. Da qui in poi il sentiero è praticamente unico fino a che non si sbuca dal bosco appena sopra la località “Stoppia” posta a 800 metri (presente diversi ruderi). Da li si risale praticamente dritti il pendio su traccie di sentiero ( presenti alcuni “ometti” di petra) fino a che si scolletta ai laghetti (in estate sono prosciugati). Il decollo a Nord Ovest è prorpio nel punto dove si scolletta, il decollo invece a Ovest e Sudovest è praticamente difronte ai laghetti guardando il mare. La prima metà del percorso è praticamente tutta nel bosco su normalissimo sentiero. Nel complesso la risalita è abbastanza dura specie nell’ultima parte, ha però il grande vantaggio di poter fare un recupero delle macchine molto veloce.
Un’altro sentiero alternativo sarebbe da Lucese ma è necessario essere in possesso delle chiavi della sbarra che chiude la strada altrimenti i tempi di percorrenza sono simili, senza contare che poi il recupero della macchina è parecchio lungo (40 minuti circa)
50 minuti di cammino da Sennari sopra Santanna di Stazzema con passo normale.
Arrivati a Santanna si prosegue la strada in salita con la macchina fino alla Località di Sennari. Da li si imbocca il sentiero con indicazione Monte Gabberi.
E’ la via più veloce per arrivare alla cima, il sentiero è quasi totalmente tutto immerso nel bosco.
1 ora e 30 minuti da località Tre Scolli sopra Casoli.
Si risale il sentiero 106 per circa 45 minuti fino in località “Crocicchio”, da li si imbocca il sentiero 107 fino ad arrivare sulla vetta.
1:15 da Trescolli sopra Casoli
Da loc. Trescolli si risale il sentiero 106 fino a che non si arriva ad imboccare a destra il sentiero 3, passeremo in località San Rocchino e proseguendo sempre sul 3 arriveremo fino alla Foce del Pallone.
Una volta arrivati alla Foce del Pallone basterà camminare in direzione della piramide del Matanna e trovare il posto che riteniamo più adatto per decollare in direzione mare sui prati che caratterizzano il posto. Un seconda possibilità è quella di imboccare il 121 passato San Rocchino e poi al primo bivio prendere il sentiero sulla destra non numerato, sbucheremo sempre sui pendii vista mare del Matanna e continuando sul sentiero arriveremo sempre sulla zona del decollo descritta sopra.
Se vogliamo invece andare a decollare più alti da sotto la cima proseguiamo dritti risalendo la cresta (sono presenti segni celesti) e quando siamo in prossimità della vettà sulla sinistra c’è un valloncello erboso vista mare, quello è il decollo più alto.
I sentieri non presentano difficoltà, la risalita della cresta Sud-Sud-Est del Matanna è in ambiente roccioso ma mai esposto.
L’itinerario è molto bello e panoramico.
1 Ora dai Tavolini sopra Capanne di Careggine
2 ore e 30 da Capanne di Careggine
1:30 da Gorfigliano